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Crimea, il 93% vota per la Russia. Usa e Ue: ‘referendum illegale’. Truppe ucraine verso confine con Russia

Diffusi i primi exit poll del referendum indetto per “consultare” il popolo della Crimea sull’indipendenza della penisola dall’Ucraina: il 93 per cento avrebbe votato sì per la secessione e l’indipendenza, per una successiva annessione alla Russia

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Sinferopoli – Come si prevedeva, al referendum per la secessione della Crimea dall’Ucraina hanno nettamente vinto i si’ con il 93 per cento, secondo gli exit poll diffusi dall’agenzia russa Riva Novosti. Alta l’affluenza alle urne: alle 18 ora locale, le 17 in Italia, era del 75,9 per cento, secondo quanto riferito dal presidente della commissione per il referendum Mikhail Malyshev.

Il risultato è la media tra il 73,41 per cento della Crimea e l’83,5 per cento di Sebastopoli. La Casa Bianca respinge il risultato scontato del referendum e bolla le azioni di Mosca come “pericolose e destabilizzanti”. Non solo: Washington avverte che ora Mosca affronterà “costi crescenti” per l’intervento militare e la violazione del diritto internazionale nella penisola ucraina. La Casa Bianca, rivolgendosi al Cremlino, ha detto che ormai “siamo lontani dai giorni passati”, quando il mondo, “assisteva tranquillo mentre un Paese conquistava con la forza il territorio di un altro”.

Usa e Ue definiscono il referendum “illegale, e non ne riconosceremo i risultati” e “domani decideremo sanzioni” contro la Russia. Lo ha affermato il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, in una dichiarazione congiunta.

Stessa posizione degli Stati Uniti, che con il segretario di Stato John Kerry ha ribadito l’illegalità del referendum sulla secessione che gli Usa “non riconosceranno il risultato“. Poco prima, era stato il presidente russo, Vladimir Putin, a sostenere il contrario: “Mosca rispetterà la scelta degli abitanti della Crimea. Il referendum sulla secessione della Crimea dall’Ucraina è legale“, ha ribadito Putin in una conversazione telefonica con Angela Merkel. Nel corso del colloquio, il capo del Cremlino ha espresso “preoccupazione per le tensioni create nelle regioni meridionali e sud-orientali ucraine da gruppi radicali, con il consenso delle autorità di Kiev“.

Tregua” in Crimea tra Mosca e Kiev fino al 21 marzo. I due Paesi hanno siglato l’accordo per una tregua che metterà al riparo le infrastrutture militari di Kiev da eventuali attacchi russi. “Un accordo è stato raggiunto con la Flotta russa nel Mar nero (che ha base a Sebastopoli, in Crimea, ndr) e con il ministero della Difesa russo“, ha detto il ministro. Nessuna misura sarà presa fino al 21 marzo“, ha continuato conversando con i giornalisti, “contro le installazioni militari in questo periodo. In ogni caso stiamo inviando nuove unità nei nostri siti militari“.

Intanto il ministro della Difesa ucraino, Ihor Tenyukh ha denunciato che i soldati russi presenti in Crimea sono ormai a 22.000. Tenyukh ha spiegato che è stato in questo modo violato il limite di 12.500 soldati previsto dall’accordo che consente a Mosca di avere una base per la propria flotta a Sebastopoli, su Mar Nero. Si tratta, ha sottolineato il ministro, di “una brutale violazione degli accordi e della prova che la Russia ha illegalmente fatto entrare truppe nel territorio della Crimea“.

Siamo di fronte a un aumento delle unità russe“, ha detto ancora Tenyukh, “e le forze armate ucraine stanno prendendo misure appropriate lungo i confini a sud“. Soldati e mezzi blindati ucraini si stanno spostando verso in confini con la Russia. Lo riferisce l’agenzia Itar-Tass, citando l’emittente ucraina ’24’ che ha mostrato le immagini di un treno che trasporta blindati. Residenti hanno riferito che il treno è arrivato sabato alla stazione Kondrashevskaya Novaya, a 10 chilometri da Lugansk.

Secondo l’agenzia Itar-Tass, che ha citato l’emittente ucraina “24”, soldati e mezzi blindati ucraini si stanno spostando verso in confini con la Russia. “24” avrebbe mostrato le immagini di un treno militare che trasportava blindati. Residenti hanno riferito che il treno è arrivato sabato alla stazione Kondrashevskaya Novaya, a 10 chilometri da Lugansk.

(Credit: AGI)