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Libia, Hamas minaccia l’Italia: “intervento sarebbe una nuova crociata”

Salah al-Bardawil, dirigente della branca palestinese dei Fratelli Musulmani, ha affermato la contrarietà a un ruolo italiano in Libia. Il premier Matteo Renzi ha riunito a Palazzo Chigi i ministri degli Esteri Paolo Gentiloni, degli Interni Angelino Alfano, della Difesa Roberta Pinotti e il sottosegretario Marco Minniti

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Roma – Hamas è contrario “in modo categorico” a un intervento della comunità internazionale in Libia, in particolare da parte di “alcuni paesi come l’Italia che stanno adducendo pretesti, come la lotta al terrorismo, per intervenire negli affari interni” del paese nordafricano.

Questa la posizione espressa da un dirigente della branca palestinese dei ‘Fratelli Musulmani’ egiziani, Salah al-Bardawil, citato dal sito di ‘Palinfo’. “Respingiamo questo intervento e lo consideriamo una nuova crociata contro i paesi arabi e musulmani“, ha aggiunto al-Bardawil.

Intanto il premier Matteo Renzi ha riunito in mattinata a Palazzo Chigi i ministri degli Esteri Paolo Gentiloni, degli Interni Angelino Alfano e della Difesa Roberta Pinotti assieme al sottosegretario Marco Minniti. Al centro della riunione la situazione libica.

Nell’incontro è stato ribadito l’impegno italiano per una forte azione diplomatica in ambito Onu e il sostegno per un’iniziativa urgente al consiglio di sicurezza che promuova stabilità e pace in Libia. Tuttavia non risulta che il ministro degli Esteri, per conto del Governo italiano, abbia richiesto all’Onu una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza per discutere delle minacce all’Italia provenienti dai jihadisti referenti del cosiddetto Stato Islamico in Libia.

Oggi nella lista di chi minaccia l’Italia pure Hamas. Complimenti.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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