I consigli del pediatra per minimizzare i fastidi causati dal ritorno dell’ora solare
Italo Farnetani, pediatra milanese, con Adnkronos Salute ha rilevato i fastidi cui possono andare incontro i bambini con il ritorno all’ora solare della prossima notte. Alcuni suggerimenti preziosi per rendere meno agitate le notti e aiutare i più piccoli
Milano – La prossima notte torna l’ora solare: alle 3 si dovranno portare indietro di un’ora le lancette dell’orologio, guadagnando un’ora di sonno.Tuttavia l’abbandono dell’ora legale comporta qualche fastidio per il ritmo biologico, ancor più evidente nei bambini, che potrebbero perdere quest’ora di sonno guadagnato in teoria.
Il fatto che la prossima settimana sarà “piena e senza pause complicherà la vita alle famiglie italiane con bambini piccoli alle prese con l’arrivo dell’ora solare. L’assenza di pause nella settimana successiva al ritorno dell’ora solare non aiuterà i più piccoli “ad adattarsi”, ha spiegato ad Adnkronos Salute Italo Farnetani, pediatra di Milano.
Se dunque gli adulti sognano di concedersi un’ora di riposo in più, potrebbero trovarsi davanti ad un’amara sorpresa. Quale dunque l’arma segreta dei genitori per aiutare i piccoli ad adattarsi?
Sono due in realtà, secondo il pediatra meneghino. “Golosità a colazione e tempo trascorso all’aperto. Domenica infatti è importante approfittare per portare i piccoli al parco, a passeggio, a giocare all’aperto – ha consigliato Farnetani – Così si stancheranno e andranno a letto con gli occhi che si chiudono. Inoltre è bene conservare il dolce del pranzo della domenica per concederlo al piccolo a colazione, regalandogli un risveglio goloso”, il secondo consiglio.
A cena poi meglio scegliere per qualche giorno piatti digeribili e soprattutto amati dai bimbi, per stimolare il loro appetito che potrebbe essere sopito. “Via libera a pizza, ma anche polpette e patatine fritte“. In questa fase di adattamento e per tutta la prossima settimana è importante stare il più possibile all’aperto, fare attività fisica e arrivare stanchi al momento di andare a letto.
I bambini piccoli sono molto abitudinari, specie con sonno e pasti. Il loro organismo, rispetto a quello di mamma e papà, ha inoltre minori capacità di adattamento. “Se si sono abituati per sei mesi ad andare a dormire, ad esempio, alle 21.30 – riflette il pediatra – il loro ritmo sonno-veglia è tarato sull’ora legale: improvvisamente domenica sera si ritroveranno a letto un’ora prima e se si rigireranno fra le coperte ben svegli e arzilli, la notte agitata è assicurata.Stare a letto senza dormire è il primo passo verso l’insonnia, di cui già normalmente soffre un piccolo su tre”.
“Sono contrario all’ora solare – aggiunge il pediatra, che da anni si batte contro questa regola – manterrei l’ora legale tutto l’anno perché poter contare su un’ora in più di luce al giorno, anche in inverno, fa crescere i bambini più sani e forti. Infatti potrebbero stare più tempo all’aperto, muovendosi di più. Si contrasterebbe, così, l’obesità ormai dilagante. Inoltre giocare al parco o in giardino ostacola lo ‘scambio’ dei virus, favorito nei luoghi chiusi, e combatte la solitudine”. Infine, per abituare i piccoli al nuovo ritmo, il pediatra consiglia a mamme e papà di mandare a letto il bambino domenica sera secondo la ‘vecchia’ ora legale, scalando poi 10 minuti al dì. “Così ci si abituerà prima alla novità”.
(Fonte: Adnkronos)
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