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Aereo di Renzi, peracottari al Governo. Che figura… (e The Independent legna l’Italia)

‘Striscia la notizia’ ha ieri intervistato – sotto anonimato – un ufficiale dell’Aeronautica Militare, che ha svelato uno spreco di Stato vergognoso. Ma oggi il quotidiano britannico chiede un commento all’esecutivo Renzi, che però sull’argomento tace (per il noto aforisma di Oscar Wilde?)

Roma – Un Airbus A 340-500 è recentemente entrato nella flotta del 31° Stormo con sede a Ciampino, che si occupa – tra l’altro – anche dei trasferimenti delle personalità istituzionali della Repubblica Italiana in voli di Stato. Voli che il signor presidente del Consiglio aveva dichiarato, quando non era ancora arrivato al potere, che avrebbe ridotto per risparmiare denaro pubblico.

Il potere però si sa, inebria, così Renzi ha ordinato di superare il piccolo (si fa per dire) Airbus A319 utilizzato ora, per prendere in leasing da Etihad (ritorna?…) il ben più maestoso Airbus A 340-500, che ha la caratteristica distintiva di avere capacità di volo a lungo raggio, in modo da evitare scali intermedi per i rifornimenti. Insomma, Renzi – o chi dovesse seguirlo, fra due o tre decenni… – potrà andare in Estremo Oriente o in Sud America senza bisogno di fare scalo in posti che possono essere politicamente difficili.

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Tuttavia, il branco di peracottari al Governo (porgendo le scuse ai peracottari per la citazione) non ha tenuto conto di un fatto basilare: questo aereo per muoversi deve essere pilotato da qualcuno abilitato all’uopo e deve operare da un aeroporto adeguato per dimensioni e lunghezza della pista.

‘Striscia la notizia’, TG satirico di Antonio Ricci in onda su Canale 5, ha svelato ieri un’incredibile lacuna di chi ha acquisito questo velivolo, arrivato a Ciampino il 4 Ottobre scorso: l’Aeronautica Militare Italiana non ha piloti abilitati a condurre questo tipo di aereo, così al ministero della Difesa in fretta e furia hanno inviato qualcuno a qualificarsi, ha rivelato sotto anonimato l’ufficiale italiano. Già un figurone.

A questo però si aggiunge un altro particolare: Ciampino non sarebbe adeguato per dimensioni della pista e delle aree di rullaggio, perché troppo piccolo per un bestione dell’aria come l’A 340-500.

Non è la prima volta che un programma televisivo svela nefandezze private e pubbliche, ma questa volta c’è un elemento di preoccupazione in più, perché siamo in presenza di una svista imperdonabile, tanto da spingere il quotidiano britannico ‘The Independent’ a suonarle di santa ragione al Governo Renzi.

Nuovo jet da 1 milione di euro al mese del primo ministro italiano ‘a terra perché nessuno è qualificato per pilotarlo’“, titola l’articolo di Lizzie Dearden, che dà conto della rivelazione della trasmissione di Canale 5, riportando l’indiscrezione che l’aereo – nonostante sia fermo da oltre due mesi – costa un milione di euro al mese all’erario.

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L’ufficio stampa del presidente del Consiglio Renzi non ha commentato, né ha voluto rilasciare una dichiarazione alla collega britannica, che peraltro non ha infierito con considerazioni ulteriori, nel classico stile asciutto del giornalismo anglosassone (separando i fatti dalle opinioni).

Ma noi non siamo britannici (se non nel cuore) e quindi possiamo fare qualche riflessione in più.

Se il Governo si è trovato a firmare un contratto di leasing per un aeroplano, non curandosi di verificare che l’Aeronautica avesse piloti con la necessaria certificazione per condurlo, allora questa circostanza può significare in alternativa:

  1. o i ministri del Governo attuale sono degli emeriti incompetenti e non hanno chiesto alcun parere alla burocrazia militare;
  2. o questa richiesta è stata formulata e la burocrazia militare ha taciuto sulla questione piloti e sul fatto che Ciampino fosse inadeguato come scalo a un aereo dalle imponenti dimensioni come l’A340-500.

Terzium non datur. Non c’è una terza eventualità.

In ogni caso, un figurone mondiale di inadeguatezza, che potrebbe avere radici lontane nel mondo militare, dove la questione riguardante i due Fucilieri di Marina – Massimiliano Latorre e Salvatore Girone – è considerata con molta sofferenza, perché si attribuisce responsabilità precisa alla politica italiana il fatto che Girone sia ancora in India e che questa faccenda non si sia ancora conclusa. Un nostro cattivo pensiero, che però viene avvalorato dal silenzio di Palazzo Chigi, che avrebbe potuto rispondere alla giornalista del ‘The Independent’ con una spiegazione anche di circostanza, ma non con un silenzio eloquente, che richiama un noto aforisma di Oscar Wilde.

A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio!“. Amen…

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